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editing Roberto Bottiani
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A metà degli anni 70 le “radio private” o “radio libere” iniziarono a svilupparsi e, in poco tempo, ne nacquero parecchie un po’ in tutta Italia.
A Castano Primo, un adolescente dell’epoca, Massimo Raso, come tanti suoi coetanei, cominciò ad ascoltare Radio Monte Carlo, iniziando dal mattino con “l’oroscopo di Luisella” e continuando, una volta tornato da scuola, fino alle 19:30 quando terminavano le trasmissioni.
Una sera, dopo la fine delle trasmissioni di RMC, decise di provare a cercare fra le varie bande radiofoniche; quasi per caso si spostò in FM e trovò un’emittente che trasmetteva ottima musica.
Era Radio Milano International.
Venne così in contatto con una realtà nuova per quel periodo e se ne appassionò.
Massimo si rese conto che tante di quelle piccole stazioni radio che trasmettevano in FM non avevano sede in paesi lontani ma praticamente dietro l’angolo.
Si informò maggiormente ed iniziò ad andarle a visitare di persona.
Divenne quasi un pellegrinaggio e la sua curiosità aumentò; nacque una vera e propria passione che lo portò ad interessarsi anche al funzionamento, agli aspetti prettamente tecnici ed alla struttura di tutte queste emittenti private.
Negli anni l'amore e la passione per tutto ciò si amplificarono sempre più, fino alla primavera del 1978 quando, solo quattordicenne, ebbe l’occasione di raccontare di questo fantastico mondo al suo gruppetto di amici.
Il suo entusiasmo fu contagioso, anch’essi incominciarono ad innamorarsi e pian piano balenò loro l'idea di creare una propria radio privata.
Massimo Raso, insieme a due cugini, Tony Raso di 15 anni e Santo Raso di 18, decisero di intraprendere questa impresa.
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GLI INIZI
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Nel vicino comune di Turbigo esistevano addirittura già due di queste emittenti: RTL (Radio Turbigo Libera) ed RTS (Radio Turbigo Supersonic).
Radio che avevano alle spalle ormai qualche anno di esperienza e soprattutto di rivalità.
L’obiettivo iniziale era di trarre vantaggio anche da tale disputa e cercare di superare gli ascolti di queste due stazioni.
I primi test si fecero inizialmente da una “sede provvisoria” in Via Colleoni 4.
La sede definitiva venne poi allestita in via San Gerolamo 27, “alla bella e meglio”, con i cartoni delle uova applicati alle pareti a fungere da pannelli fono assorbenti!
Inizialmente si utilizzò un piccolo trasmettitore in scatola di montaggio, acquistato alla Gbc di Busto Arsizio, che altro non era che un "Baby Spy della Amtron modello Uk-108" di ben 300 mWatt di potenza.
Dopo averlo costruito venne collaudato e, viste le sue basse potenzialità, subito sostituito da un modello più "serio", un Amtron Uk-355-A di ben 600 mWatt, anch'esso della Gbc e sempre in scatola di montaggio.

Il 19 novembre del 1978, alle ore 20 e 15, con in sottofondo la canzone “Soli” del gruppo i “Beans”, Santo Raso, cugino di Massimo, annunciò l'inizio delle trasmissioni di FREE RADIO SOUND, “la Radio dal suono libero” che trasmetteva in Fm sui 90.150 MHz, in mono, perchè a quei tempi la stereofonia era un sogno toppo costoso!
Il primo giorno le trasmissioni si protrassero fino alle ore 24, per riprendere poi solo dopo due giorni, a causa di un surriscaldamento del trasmettitore che era stato sovralimentato per ottenere maggiore potenza.
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Santo Raso, Tony Raso, Gaetano Costa e Massimo Raso
Roberto Griffanti, Tony Raso e Massimo Raso
Santo Raso e Vincenzo Traina
La sede di via S.Gerolamo nel 1985
Unico esemplare di adesivo creato come prova nel Maggio 1979

LA STORIA
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Malgrado questi inevitabili inconvenienti iniziali, le trasmissioni divennero regolari e, praticamente da subito, la piccola radio riuscì a conquistare i castanesi che iniziarono a seguirla in modo assiduo.
Ebbe grande successo "Dediche in diretta", un format che andava molto di moda a quei tempi e che veniva trasmesso in diretta dalle 12:30 alle 13:30, con la conduzione di Tiziano Colombo, coadiuvato da Carla Casi.
In seguito si aggiunsero al progetto altri ragazzi come Vincenzo Traina, Daniele Ruggeri, Davide Carraro, Roberto Griffanti, Claudio Zucca e Gaetano Costa.
Grazie agli spot pubblicitari che si riuscivano a vendere, fu possibile reperire anche i finanziamenti che consentirono di acquistare un trasmettitore da 200 watt, prodotto dalla Crl Elettronica di Lecco, pagato 2.500.000 lire e l'installazione di un antenna collineare a 4 dipoli ripiegati, autocostruita dal fratello di Roberto Griffanti, anch'esso membro dello staff, costata 300.000 lire.
Nel Gennaio del 1980, per permettere la ristrutturazione totale della sede, l'emittente chiuse e riaprì nell'Aprile dello stesso anno, dotandosi anche di apparecchiature più professionali come il mixer Davoli modello Studiograph, un giradischi Sanyo, microfoni e cuffie Shure ed un antenna a 4 dipoli collineare, alta 20 metri, della Aldena di Milano.
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L’EPILOGO
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Come purtroppo a volte avviene e apparentemente senza evidenti motivi, anche questo bel gioco si ruppe e nel Luglio del 1980, da un giorno all'altro, l'emittente chiuse.
Il vero motivo del perchè si arrivò a questa chiusura non è mai stato ufficializzato.
La radio era in buona salute finanziaria e i livelli di ascolto aumentavano di giorno in giorno.
Si seppe solo in seguito che Massimo Raso, già dal Giugno dello stesso anno e per dissidi con alcuni nuovi membri aggiuntisi allo staff  che ne presero la direzione, abbandonò il progetto per accettare l'offerta di Franco Re, direttore artistico di Radio Wonderful Music di Legnano, dove restò per 3 anni per poi passare a Radio Peter Flowers di Pietro Fioravanti.
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L’EVOLUZIONE
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Già nel Settembre del 1980 però Massimo Raso e Castano Primo ebbero di nuovo una loro radio.
Si chiamava GBS Radio e aveva sede in Via Colleoni 4.
L'esperienza maturata in Wonderful Music portò a dotarla di studi ed attrezzature altamente professionali, con un trasmettitore di 1800 Watt stereo della Elenos Broadcast, operante sulla frequenza dei 102.300 MHz ed un antenna a sei dipoli circolari della Kathrein.
Nel 1985 si associò a Radio Wonderful Music, grande amore di Massimo Raso, prendendo il nome di Studio Uno - Wonderfull Music.
Nel 1990 in seguito alla Famigerata Legge Mammì (che avvantaggiava i colossi della telecomunicazione) e forse anche un po’ disinnamorato per come si stava evolvendo il mondo della radiofonia privata, Massimo decise di vendere la frequenza alla allora nascente RTL, frequenza tutt'ora in uso dalla stessa, per dedicarsi ad altro.
 
Massimo Raso però non ha mai abbandonato la sua grande passione e , nel 2005, è  diventato il fondatore di un’altra stazione radiofonica a Castano Primo, si tratta di Mini Radio, “la Piccola Radio dalla Grande Musica” (www.miniradioam.it).
Mini Radio trasmette in AM, sui 1512 KHz e Massimo ne è tuttora il titolare, amministratore e responsabile tecnico.
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Piano costruttivo originale dell'Uk-108 Amtron
Schema originale, posizionamento componenti dell'Uk-108 Amtron
L'originale Uk-108 della Amtron utilizzato nel 1978
L'originale Uk-355-A ella Amtron utilizzato nel 1979
L'antenna originale autocostruita a 4 dipoli ripiegati utilizzata dal 1978 a tutto il 1979
L'antenna a 6 dipoli circolari situata in via Colleoni (1981)
Trasmettitore Fm originale modello EXC 200 della Crl Elettronica.
Amtron-Stereo-Studio-Mixer-Uk718
Il trasmettitore valvolare Elenos originale
L'archivio dischi 33 giri originale, composto da quasi 1000 pezzi
Lo studio come si presentava nel 1979
Lo studio di Gbs Radio (1981)

​CURIOSITA’ CORRELATE
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Nel giugno del 1978 un altro gruppo di ragazzi castanesi decise di creare un’altra stazione radio, la sede era in una traversa di Corso San Rocco.
Si doveva chiamare "Radio Castano Music" ed era già stata installata anche l'antenna, con un trasmettitore da 50 watt autocostruito.
Fecero una o due trasmissioni di test, ma poi non se ne fece più nulla.

Nel 1987, nel casello ferroviario allora presente sulla via Molinara, che porta da Castano verso Turbigo, due fratelli (figli del casellante) crearono una piccola radio chiamata "Radio Studio International" che trasmetteva sui 93.100 MHz.
I titolari sostenevano di trasmettere da studi altamente professionali, ubicati nel centro di Milano, con un trasmettitore da 2.500 watt ed un antenna 4 dipoli alta 20 metri.
Nella realtà il tutto si riduceva a 100 watt ed un dipolo situato sul tetto del casello.
Le trasmissioni erano logicamente molto disturbate ad ogni passaggio del treno e la radio sopravvisse solo per due mesi.
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Lo staff di CP Container ringrazia sentitamente Massimo Raso per la disponibilità,
la collaborazione ed il materiale fornitoci.
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Foto
Tutti i canali di  MINI RADIO
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