è un comune di circa 15000 abitanti situato nel nord-ovest dell’Italia.
E’ compreso nella regione del Piemonte e fa parte della provincia di Novara.
Il nome Galliate è quasi sicuramente di derivazione Celtica.
I numerosi reperti archeologici ritrovati fanno datare le prime stabili presenze umane nella zona addirittura alla fine dell’Età del Bronzo (XII secolo a.c.).
Il più antico riferimento al nome Galliate (allora Galeatum) si è scoperto in un documento databile attorno all'840.
Il primo nucleo abitato urbanizzato (in seguito chiamato Galliate Vecchio) si costituì, verso Novara, attorno alla strada che ricalcava l'originario percorso del cardo maximus romano; in seguito venne edificato anche un castello (del quale non è rimasta traccia) indispensabile per la difesa dalle allora frequenti incursioni barbariche.
Intorno all’anno Mille l’arcivescovo di Milano, per estendere il proprio potere oltre il fiume Ticino, fece costruire un nuovo villaggio (Galliate Nuovo) ad est dell’abitato originario, comprendente anche in questo caso un castello (tuttora esistente).
E’ compreso nella regione del Piemonte e fa parte della provincia di Novara.
Il nome Galliate è quasi sicuramente di derivazione Celtica.
I numerosi reperti archeologici ritrovati fanno datare le prime stabili presenze umane nella zona addirittura alla fine dell’Età del Bronzo (XII secolo a.c.).
Il più antico riferimento al nome Galliate (allora Galeatum) si è scoperto in un documento databile attorno all'840.
Il primo nucleo abitato urbanizzato (in seguito chiamato Galliate Vecchio) si costituì, verso Novara, attorno alla strada che ricalcava l'originario percorso del cardo maximus romano; in seguito venne edificato anche un castello (del quale non è rimasta traccia) indispensabile per la difesa dalle allora frequenti incursioni barbariche.
Intorno all’anno Mille l’arcivescovo di Milano, per estendere il proprio potere oltre il fiume Ticino, fece costruire un nuovo villaggio (Galliate Nuovo) ad est dell’abitato originario, comprendente anche in questo caso un castello (tuttora esistente).
Per parecchio tempo il territorio rimase così diviso tra due villaggi antagonisti, con due castelli e facenti capo a due Vescovi e a due città differenti: Galliate Vecchio a Novara, Galliate Nuovo a Milano.
Nel 1154 Federico Barbarossa, nemico di Milano, fece radere al suolo il villaggio nuovo e il suo castello che furono poi velocemente ricostruiti dai Milanesi.
Tra il XIII e il XIV secolo fu invece Novara che tentò di imporre più volte il proprio dominio su Galliate; gli abitanti di entrambi i villaggi però non rimasero spettatori impassibili e lottarono in difesa della loro autonomia.
Sembra che il gallo dall'aspetto fiero e combattivo, simbolo del Comune, sia stato scelto proprio in quel periodo per rappresentare tale indole.
Nel 1356 Galeazzo Visconti prese possesso dei territori galliatesi e li trasformò in una piazzaforte militare; Galliate divenne così strategicamente molto importante per la protezione del territorio ad ovest di Milano.
Dopo i Visconti, il borgo di Galliate passò agli Sforza.
Nel 1450 venne ceduto a Ugolino Crivelli, fu eretto a “contea” e adottò lo stemma nel quale spiccava appunto un gallo d'oro in campo azzurro.
La famiglia Sforza si riprese la contea e, tra il 1476 e il 1496 , fece ristrutturare il castello nella forma attuale, trasformandolo da presidio militare a lussuosa residenza.
Galeazzo Maria Visconti e Ludovico il Moro lo utilizzarono spesso per uno dei loro passatempi preferiti: la caccia nella valle del Ticino.
Dopo aver attraversato il periodo di lotte fra Francesi e Spagnoli, Galliate appartenne ai Savoia, entrò poi a far parte del Regno di Italia e quindi del Regno di Sardegna.
Nella seconda metà dell’Ottocento la zona passò da attività prevalentemente agricole all’industria cotoniera, che fece da traino per lo sviluppo industriale fino a tutto il Novecento.
Nel 1154 Federico Barbarossa, nemico di Milano, fece radere al suolo il villaggio nuovo e il suo castello che furono poi velocemente ricostruiti dai Milanesi.
Tra il XIII e il XIV secolo fu invece Novara che tentò di imporre più volte il proprio dominio su Galliate; gli abitanti di entrambi i villaggi però non rimasero spettatori impassibili e lottarono in difesa della loro autonomia.
Sembra che il gallo dall'aspetto fiero e combattivo, simbolo del Comune, sia stato scelto proprio in quel periodo per rappresentare tale indole.
Nel 1356 Galeazzo Visconti prese possesso dei territori galliatesi e li trasformò in una piazzaforte militare; Galliate divenne così strategicamente molto importante per la protezione del territorio ad ovest di Milano.
Dopo i Visconti, il borgo di Galliate passò agli Sforza.
Nel 1450 venne ceduto a Ugolino Crivelli, fu eretto a “contea” e adottò lo stemma nel quale spiccava appunto un gallo d'oro in campo azzurro.
La famiglia Sforza si riprese la contea e, tra il 1476 e il 1496 , fece ristrutturare il castello nella forma attuale, trasformandolo da presidio militare a lussuosa residenza.
Galeazzo Maria Visconti e Ludovico il Moro lo utilizzarono spesso per uno dei loro passatempi preferiti: la caccia nella valle del Ticino.
Dopo aver attraversato il periodo di lotte fra Francesi e Spagnoli, Galliate appartenne ai Savoia, entrò poi a far parte del Regno di Italia e quindi del Regno di Sardegna.
Nella seconda metà dell’Ottocento la zona passò da attività prevalentemente agricole all’industria cotoniera, che fece da traino per lo sviluppo industriale fino a tutto il Novecento.
Link al sito del Comune di Galliate:
http://www.comune.galliate.no.it/ |