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Da un progetto di:
Sara donati, Massimo Donati, Mirko Minuzzo, Fabio Deservi, Federica Pironi
Sara donati, Massimo Donati, Mirko Minuzzo, Fabio Deservi, Federica Pironi
editing Roberto Bottiani
Triangolazione trigonometrica, effettuata prendendo come riferimento il campanile della chiesa di Busto Arsizio
a cura di Silvano Pirotta
a cura di Silvano Pirotta
ALLA SCOPERTA DEL SENTIERO DEGLI
ASTRONOMI DI BRERA
Itinerario ciclo-pedonale all'interno della brughiera tra
Somma Lombardo e Nosate.
LUOGO DIPARTENZA ED ARRIVO: Somma Lombardo(Va), Nosate (Mi).
TIPO DIPERCORSO: strada asfaltatae sterrata,pista ciclabile. Consigliata mountain-bike
LUNGHEZZA: 21 Kmin pianura.
TEMPO DIPERCORRENZA: 2 ore: facile.
PERIODO CONSIGLIATO: tutto l'anno, tutti i giorni.
VISITA DEL MUSEO DI MATEMATICA APPLICATA DEGLI ASTRONOMI
DI BRERA IN SOMMA LOMBARDO: 30/40 minuti.
L'itinerario che proponiamo ripercorre idealmente, seppur a ritroso, il percorso che i tre Astronomi di Brera fecero durante le loro misurazioni nella primavera del 1788, per la realizzazione della ''Carta geografica del milanese
e mantovano'', la cosiddetta Lombardia austriaca, la prima, in Italia, basata su esatte misurazioni scientifiche.
Il nostro percorso ha inizio presso la chiesa di S. Stefano (XIII-XVIII sec.)
(1) in località Mezzana di Somma Lombardo. L'abside della Chiesa venne utilizzato dagli Astronomi per l'allineamento preliminare per la misurazione della base geodetica.
Imboccando ora, via De Amicis sì giunge, dopo poche centinaia di metri, alla chiesa di S.Vito (2), stupenda costruzione in stile romanico del Xll sec.. Girando a sinistra e poi a destra si incontra via Maspero che prosegue, attraversata la S.S. 33 del Sempione, nella stretta via Giusti.
Girando a sinistra in via Marconi si raggiunge l'ex Casa del Popolo (XX sec.) che ospita il Museo di matematica applicata degli Astronomi di Brera (3), al cui interno è conservata la carta del Milanese e Mantovano
costruita nel periodo 1788-1796
Tornati sulla via Giusti si gira a sinistra in c.so Repubblica, il quale ci conduce ad una rotatoria; girato
ancora a sinistra, dietro il campo sportivo, si scorge a destra una strada sterrata (cartello informativo del Parco Ticino); la si imbocca e, proseguendo sempre dritti, si raggiunge, dapprima la Cascina della Valle-Visconti di S. Vito (XV sec.) (4)
e. poi. un incrocio con un cartello che indica il centro ippico S.Giorgio.
Si gira dunque a destra e dopo cinquecento metri, sì giunge alll'entrata del maneggio (a sinistra).
All'interno del centro ippico si trova la piramide geodetica dì Somma Lombardo (5) (nella foto sotto),
punto estremo nord della base geodetica.
Il monumento. in granito rosa di Baveno, fu costruito su volere dell'Imperatore di Austria Francesco I nel 1833,
a protezione del segnale geodetico e a commemorazione della grande impresa scicntifica.
e mantovano'', la cosiddetta Lombardia austriaca, la prima, in Italia, basata su esatte misurazioni scientifiche.
Il nostro percorso ha inizio presso la chiesa di S. Stefano (XIII-XVIII sec.)
(1) in località Mezzana di Somma Lombardo. L'abside della Chiesa venne utilizzato dagli Astronomi per l'allineamento preliminare per la misurazione della base geodetica.
Imboccando ora, via De Amicis sì giunge, dopo poche centinaia di metri, alla chiesa di S.Vito (2), stupenda costruzione in stile romanico del Xll sec.. Girando a sinistra e poi a destra si incontra via Maspero che prosegue, attraversata la S.S. 33 del Sempione, nella stretta via Giusti.
Girando a sinistra in via Marconi si raggiunge l'ex Casa del Popolo (XX sec.) che ospita il Museo di matematica applicata degli Astronomi di Brera (3), al cui interno è conservata la carta del Milanese e Mantovano
costruita nel periodo 1788-1796
Tornati sulla via Giusti si gira a sinistra in c.so Repubblica, il quale ci conduce ad una rotatoria; girato
ancora a sinistra, dietro il campo sportivo, si scorge a destra una strada sterrata (cartello informativo del Parco Ticino); la si imbocca e, proseguendo sempre dritti, si raggiunge, dapprima la Cascina della Valle-Visconti di S. Vito (XV sec.) (4)
e. poi. un incrocio con un cartello che indica il centro ippico S.Giorgio.
Si gira dunque a destra e dopo cinquecento metri, sì giunge alll'entrata del maneggio (a sinistra).
All'interno del centro ippico si trova la piramide geodetica dì Somma Lombardo (5) (nella foto sotto),
punto estremo nord della base geodetica.
Il monumento. in granito rosa di Baveno, fu costruito su volere dell'Imperatore di Austria Francesco I nel 1833,
a protezione del segnale geodetico e a commemorazione della grande impresa scicntifica.
Uscendo dal maneggio e svoltando a sinistra, dopo circa duecento metri si incontra un'altra pista perpendicolare alla nostra. In corrispondenza dell'incrocio si vede un impianto di allevamento di fagiani abbandonato ed una casa rosa. La stradicciola di fronte porta in pochi meni ad uno strano reperto di archeologia industriale:
le spalle di un vecchio ponte dell' "lpposidra" (6), ovvero la ferrovia voluta da Carlo Cattaneo e realizzata nel 1858, che serviva per il trasporto dei barconi che risalivano iI Ticino da Tornavento a Sesto Calende.
La particolarità di questa ferrovia risiede nel "locomotore". Come si può dedurre dall'etimologia del
nome, a trainare i pesanti barconi erano, infatti, i cavalli.
Tornando sui nostri passi, raggiungiamo di nuovo il bivio; svoltati a destra in direzione sud, si percorre una pista in cemento. Si tratta della cosiddetta "pista dei tedeschi" (7), costruita durante la seconda guera mondiale dall'esercito occupante tedesco che, snodandosi per 25 Km all'interno della brughiera, collegava i vari campi di volo tra Casorate Sempione e Lonate Pozzolo. Sono visibili nei dintorni anche altre opere militari, quali paraschegge e depositi per gli aerei. Percorrendo la strada militare, ora divenuta una comoda pista ciclabile, dopo
circa 3 Km., si sbuca inevitabilmente sulla S.S. 336.
Si prosegue sulla statale in direzione dell'aeroporto di Malpensa. Una curiosità: all'interno del sedime aeroportuale. a fianco della pista di decollo, doveva trovarsi (e dovrebbe tuttora, ma inaccessibile) un piccolo obelisco, di più recente costruzione, a contrassegnare il cosiddetto punto di mezzo (8) della base.
Proseguendo sulla S.P. 52 (pista ciclabile) che costeggia l'aeroporto, si raggiunge un incrocio con deviazione per Lonate Pozzolo. Svoltato a sinistra in questa direzione, bisogna imboccare, subito dopo il ponte a destra, una strada sterrata che si inoltra nella brughiera (9) (cartello informativo del Parco).
Proseguendo in direzione sud, ci si ritroverà in un ampia radura, utilizzata fino a non molto tempo fa per esercitazioni militari. Qui si può ammirare il tipico paesaggio della brughiera, costituito prevalentemente da vegetazione bassa di ginestre, eriche e paglioni.
AI tempo degli Astronomi di Brera, tutta la piana di Malpensa doveva presentarsi in questo modo, una brulla e disabitata prateria, che si estendeva da Somma Lombardo a Notate pcr pìù di 15 Km.
Continuando a pedalare in direzione sud, si incontra una larga strada sterrata che taglia perpendicolarmente il nostro itinerario. Si tratta dell'antica via del Gaggio (10), utilizzata sin dai tempi più remoti per collegare Milano al porto fluviale di Oleggio.
Volendo fare una piccola deviazione a destra, seguendo via deI Gaggio per circa l Km (sono osservabili altre installazioni militari risalenti alla seconda guerra mondiale), si raggiunge il centro visite "La Dogana" (11) del Parco Lombardo della Valle deI Ticino. in località Tornavento di Lonate Pozzolo.
Attraversata via deI Gaggio, invece, si continua a pedalare in direzione sud per altri cinquecento metri, quando, scorto un piccolo gruppo di case nel bosco (c.na Semprevento), si svolta a sinistra per costeggiarle.
Uscendo dal bosco. ci si ritrova sulla S.S. 527; si svolta a destra in direzione Oleggio e si prosegue fino alia deviazione con rotatoria per Turbigo, prendendo questa direzione.
Sorpassata una cava di sabbia, si noterà sulla sinistra l'ingresso di un altro maneggio (cartello informativo) (12), all'interno del quale si trova il terzo punto geodetico (13), punto estremo sud della base geodetica.
Si può accedere (aperto la domenica, in settimana suonare il campanello) e seguendo le indicazioni raggiungere il monumento. Purtroppo non esiste più la piramide, andata distrutta, ma solo una lastra di marmo a protezione del segnale.
Tornati sulla strada per Turbigo, si raggiunge dopo cinquecento metri il ponte del Tinello sul canale Villoresi (XIXsec.) (14). Non si attraversa il ponte, ma si prosegue diritti sull'alzaia del canale per circa 2 Km; al secondo ponte che si incontra si attraversa il Villoresi e si raggiunge su strada asfaltata il piccolo centro di Nosate, meta finale del nostro itinerario.
trovata la piazza del paese merita una visita la chiesa parrocchiale (XV sec.) (15), il cui campanile servì agli Astronomi di Brera come punto di osservazione per l'allineamento della base.
le spalle di un vecchio ponte dell' "lpposidra" (6), ovvero la ferrovia voluta da Carlo Cattaneo e realizzata nel 1858, che serviva per il trasporto dei barconi che risalivano iI Ticino da Tornavento a Sesto Calende.
La particolarità di questa ferrovia risiede nel "locomotore". Come si può dedurre dall'etimologia del
nome, a trainare i pesanti barconi erano, infatti, i cavalli.
Tornando sui nostri passi, raggiungiamo di nuovo il bivio; svoltati a destra in direzione sud, si percorre una pista in cemento. Si tratta della cosiddetta "pista dei tedeschi" (7), costruita durante la seconda guera mondiale dall'esercito occupante tedesco che, snodandosi per 25 Km all'interno della brughiera, collegava i vari campi di volo tra Casorate Sempione e Lonate Pozzolo. Sono visibili nei dintorni anche altre opere militari, quali paraschegge e depositi per gli aerei. Percorrendo la strada militare, ora divenuta una comoda pista ciclabile, dopo
circa 3 Km., si sbuca inevitabilmente sulla S.S. 336.
Si prosegue sulla statale in direzione dell'aeroporto di Malpensa. Una curiosità: all'interno del sedime aeroportuale. a fianco della pista di decollo, doveva trovarsi (e dovrebbe tuttora, ma inaccessibile) un piccolo obelisco, di più recente costruzione, a contrassegnare il cosiddetto punto di mezzo (8) della base.
Proseguendo sulla S.P. 52 (pista ciclabile) che costeggia l'aeroporto, si raggiunge un incrocio con deviazione per Lonate Pozzolo. Svoltato a sinistra in questa direzione, bisogna imboccare, subito dopo il ponte a destra, una strada sterrata che si inoltra nella brughiera (9) (cartello informativo del Parco).
Proseguendo in direzione sud, ci si ritroverà in un ampia radura, utilizzata fino a non molto tempo fa per esercitazioni militari. Qui si può ammirare il tipico paesaggio della brughiera, costituito prevalentemente da vegetazione bassa di ginestre, eriche e paglioni.
AI tempo degli Astronomi di Brera, tutta la piana di Malpensa doveva presentarsi in questo modo, una brulla e disabitata prateria, che si estendeva da Somma Lombardo a Notate pcr pìù di 15 Km.
Continuando a pedalare in direzione sud, si incontra una larga strada sterrata che taglia perpendicolarmente il nostro itinerario. Si tratta dell'antica via del Gaggio (10), utilizzata sin dai tempi più remoti per collegare Milano al porto fluviale di Oleggio.
Volendo fare una piccola deviazione a destra, seguendo via deI Gaggio per circa l Km (sono osservabili altre installazioni militari risalenti alla seconda guerra mondiale), si raggiunge il centro visite "La Dogana" (11) del Parco Lombardo della Valle deI Ticino. in località Tornavento di Lonate Pozzolo.
Attraversata via deI Gaggio, invece, si continua a pedalare in direzione sud per altri cinquecento metri, quando, scorto un piccolo gruppo di case nel bosco (c.na Semprevento), si svolta a sinistra per costeggiarle.
Uscendo dal bosco. ci si ritrova sulla S.S. 527; si svolta a destra in direzione Oleggio e si prosegue fino alia deviazione con rotatoria per Turbigo, prendendo questa direzione.
Sorpassata una cava di sabbia, si noterà sulla sinistra l'ingresso di un altro maneggio (cartello informativo) (12), all'interno del quale si trova il terzo punto geodetico (13), punto estremo sud della base geodetica.
Si può accedere (aperto la domenica, in settimana suonare il campanello) e seguendo le indicazioni raggiungere il monumento. Purtroppo non esiste più la piramide, andata distrutta, ma solo una lastra di marmo a protezione del segnale.
Tornati sulla strada per Turbigo, si raggiunge dopo cinquecento metri il ponte del Tinello sul canale Villoresi (XIXsec.) (14). Non si attraversa il ponte, ma si prosegue diritti sull'alzaia del canale per circa 2 Km; al secondo ponte che si incontra si attraversa il Villoresi e si raggiunge su strada asfaltata il piccolo centro di Nosate, meta finale del nostro itinerario.
trovata la piazza del paese merita una visita la chiesa parrocchiale (XV sec.) (15), il cui campanile servì agli Astronomi di Brera come punto di osservazione per l'allineamento della base.
La Rete Geodetica Nazionale con la localizzazione delle otto basi geodetiche storiche