Nato a Castano il 7 ottobre 1909, emigra giovanissimo a Buenos Aires
Il 10 novembre 1927 parte da Genova col piroscafo “ Giulio Cesare” in compagnia di un altro castanese: Carlo Perotta. Dopo un avventuroso viaggio durato alcuni mesi, giungono finalmente in “ Merica” e qui trova lavoro come meccanico proprio nelle ferrovie Argentine, rimanendovi sino alla pensione. Sposatosi con Rosalia Mondellini di Parabiago, ha avuto due figli: Enrico e Leonor. Nel suo primo viaggio in Italia, la figlia Leonor scopre casualmente durante un convivio familiare infarcito di ricordi e termini dialettali ormai desueti, il perché del simpatico appellativo “ la Nord” con cui il padre la chiamava e della sua insistenza nel farla venire al suo paese d’ origine. Talmente forte era il legame con la ferrovia che in gioventù lo aveva portato a Milano, che anche in terra straniera ha voluto che in qualche modo fosse presente quotidianamente questo suo sentimento e questo caro ricordo. Ancora oggi, orgogliosamente Leonor , in famiglia viene chiamata con questo simpatico appellativo, tant’ è che anche i figli, venuti in varie occasioni a Castano hanno voluto farsi ritrarre davanti alla Stazione della nostra città e per ricordare i viaggi fatti da nonno Guido fino a Milano, a loro volta ripercorrono volutamente col treno delle “ Nord” questo tragitto . |
Abbonamento ferrovie Nord Milano, appartenuto a Mario Guido Fornara, che lavorava a Milano nel 1927 come meccanico.
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Ultimi documenti italiani di Mario Guido Fornara
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Carta di cittadinanza argentina
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Libretto di lavoro delle ferrovie argentine
I nipoti di Mario in visita a Castano Primo
Il piroscafo Giulio Cesare
La firma per la costruzione del Piroscafo risale al 30 Dicembre 1913, quando la N.G.I. (Navigazione Generale Italiana) concorda con il cantiere Swan Hunter & Wigham Richardson Ltd. di Newcastle, Inghilterra il contratto di costruzione.
La consegna è prevista per il secondo metà del 1915, Ma i lavori si fermano il 14 Agosto 1914 a causa dello scoppio della prima guerra mondiale. Si riprenderà la sua costruzione soltanto dopo l?Armistizio il 7 Febbraio 1920 e verrà varata con il nome Giulio Cesare: prua verticale, due alberi, due fumaioli. Fu una delle primissime navi al mondo ad adottare il tipo di poppa ad incrociatore, tipologia considerata molto moderna per l’epoca.
Il Giulio Cesare aveva una Lunghezza di 208 metri, larghezza 23 metri, stazza 24.760 tonnellate, quattro eliche mosse da turbine a vapore che generavano una velocità di crociera pari a 19,5 nodi. Disponeva degli stabilizzatori laterali per contrastare il rollìo navigando con il mare grosso e aveva un equipaggio di 480 persone.
Il 4 Maggio 1922 partì da Genova per il suo viaggio inaugurale con rotta Buenos Aires; In plancia il Comandante Mario Isnardi. Insieme al gemello Duilio, il Giulio Cesare è stato, il piroscafo più grande della marina mercantile italiana. Nel 1926, tale primato passò nelle mani del Roma che aveva una stazza di 34.000 tonnellate, divenne così la più grande nave italiana dell’epoca.
La consegna è prevista per il secondo metà del 1915, Ma i lavori si fermano il 14 Agosto 1914 a causa dello scoppio della prima guerra mondiale. Si riprenderà la sua costruzione soltanto dopo l?Armistizio il 7 Febbraio 1920 e verrà varata con il nome Giulio Cesare: prua verticale, due alberi, due fumaioli. Fu una delle primissime navi al mondo ad adottare il tipo di poppa ad incrociatore, tipologia considerata molto moderna per l’epoca.
Il Giulio Cesare aveva una Lunghezza di 208 metri, larghezza 23 metri, stazza 24.760 tonnellate, quattro eliche mosse da turbine a vapore che generavano una velocità di crociera pari a 19,5 nodi. Disponeva degli stabilizzatori laterali per contrastare il rollìo navigando con il mare grosso e aveva un equipaggio di 480 persone.
Il 4 Maggio 1922 partì da Genova per il suo viaggio inaugurale con rotta Buenos Aires; In plancia il Comandante Mario Isnardi. Insieme al gemello Duilio, il Giulio Cesare è stato, il piroscafo più grande della marina mercantile italiana. Nel 1926, tale primato passò nelle mani del Roma che aveva una stazza di 34.000 tonnellate, divenne così la più grande nave italiana dell’epoca.
Il Giulio Cesare Aveva una capacità di imbarco pari a 2.373 passeggeri, di cui 243 in prima classe, 306 in seconda e 1.824 in terza. Disponeva di 12 appartamenti di lusso, 12 cabine distinte sul ponte passeggiata, 41 cabine ad uno o due posti e 53 sul ponte di batteria. I posti disponibili per la seconda classe erano 306. Anche per la seconda classe le comodità non mancavano. La sala da pranzo, ad esempio, era suddivisa in tavoli con non più di 8 posti ciascuno. La terza classe disponeva di 366 posti in cameroni distinti e 902 in cameroni comuni.
Nell' Agosto del 1944 durante la seconda guerra mondiale venne danneggiato da un raid aereo, mentre nel Settembre dello stesso anno, viene affondato dai bombardieri alleati mentre si trova in disarmo nel Vallone di Zaule, Trieste.
Il Giulio Cesare concluse la sua carriera nel Giugno del 1949 quando lo scafo venne recuperato e demolito nel vicino cantiere San Rocco di Muggia.
Nell' Agosto del 1944 durante la seconda guerra mondiale venne danneggiato da un raid aereo, mentre nel Settembre dello stesso anno, viene affondato dai bombardieri alleati mentre si trova in disarmo nel Vallone di Zaule, Trieste.
Il Giulio Cesare concluse la sua carriera nel Giugno del 1949 quando lo scafo venne recuperato e demolito nel vicino cantiere San Rocco di Muggia.
Approfondimenti:
http://granditransatlantici.blogspot.it/
http://it.wikipedia.org/wiki/Giulio_Cesare
http://www.contradaradicozzo
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