A più di 2000 anni dalla crocifissione di Gesù la città di Castano Primo celebra il suo crocifisso, conservato attualmente nell'abside della Chiesa Prepositurale della Parrocchia di San Zenone. I preparativi per la Festa del Crocifisso iniziarono già dal Settembre 2008 con le prime celebrazioni per poi arrivare al loro culmine nel maggio del 2009.
La Festa del Crocifisso è un evento che richiama migliaia di persone dalla città dai paesi vicini e da tutta la provincia. Si tratta della manifestazione religiosa più sentita di tutta la zona. Si svolge ogni 25 anni dalla metà dell'Ottocento, più precisamente dal 1859. Per l'occasione in tutta la città vengono costruite porte trionfali oltre a luci, addobbi e bandiere che invadono Castano Primo, come testimonianza di fede e devozione al Santo Crocifisso. Come di tradizione a chiudere le celebrazioni è l'Arcivescovo di Milano, ma nel 2009 per la prima volta anche l'apertura fu presieduta dal Cardinal Dionigi Tettamanzi .
La Festa del Crocifisso è un evento che richiama migliaia di persone dalla città dai paesi vicini e da tutta la provincia. Si tratta della manifestazione religiosa più sentita di tutta la zona. Si svolge ogni 25 anni dalla metà dell'Ottocento, più precisamente dal 1859. Per l'occasione in tutta la città vengono costruite porte trionfali oltre a luci, addobbi e bandiere che invadono Castano Primo, come testimonianza di fede e devozione al Santo Crocifisso. Come di tradizione a chiudere le celebrazioni è l'Arcivescovo di Milano, ma nel 2009 per la prima volta anche l'apertura fu presieduta dal Cardinal Dionigi Tettamanzi .
"Il Crocifisso è una grande speranza per l'avvenire, che noi vogliamo portare e consegnare alle generazioni future"
disse durante le ultime celebrazioni il Cardinal Carlo Maria Martini.
"La prossima Festa del Crocifisso sarà negli anni 2000. Vedremo allora che cosa avremo consegnato alle generazioni future. Quale fede e quale speranza avranno ricevuto in dono da noi"
A 25 anni di distanza, tornò a Castano Primo per aprire le celebrazioni della Festa del Santo Crocifisso, per verificare la promessa fatta allora a nome dei fedeli dal parroco dell'epoca, Don Giuseppe Sisti.
"Al nostro crocifisso promettiamo che, come adesso abbiamo dimostrato di essere un cuore e un'anima sola, saremo un cuore e un'anima sola anche quando, tolti gli addobbi della festa, ritorneremo alla nostra vita quotidiana, alle nostre piccole cose, che saranno sempre però pensate, incentivate e consacrate all'amore che Cristo ci ha dato" Don Lino Cerruti, ex parroco della Parrocchia della Madonna dei Poveri di Castano Primo ricorda i giorni della celebrazione del 1984
"Abbiamo deposto nella nostra memoria un caro ed illuminante ricordo: lo tramanderemo con orgoglio ai posteri e lo custodiremo nel cuore con la sua capacità di ispirare inesauribile fiducia" |
Le traslazioni del maggio 2009 rinnovarono l'abbraccio del crocifisso a Castano perché tutti potessero sentire che il suo amore veglia su di noi, ha spiegato Don Giuseppe Monti, parroco della Parrocchia di San Zenone a Castano Primo.
Per la prima volta il Santo Crocifisso sfilò in tutti i quartieri di Castano Primo, anche in strutture nuove come l'Auditorium e la tensostruttura del Campo Sportivo. La speranza passò per le nostre vie cittadine. Si prese un testimone che arriva da lontano e si passò questo testimone alla future generazioni.
Per la prima volta il Santo Crocifisso sfilò in tutti i quartieri di Castano Primo, anche in strutture nuove come l'Auditorium e la tensostruttura del Campo Sportivo. La speranza passò per le nostre vie cittadine. Si prese un testimone che arriva da lontano e si passò questo testimone alla future generazioni.
Tutto il programma della festa del santo Crocifisso
- 14-21 agosto 2008 e 15-22 gennaio 2009:
pellegrinaggio in Terrasanta - Domenica 3 maggio 2009: Solenne inaugurazione della settimana presieduta da sua eminenza il Cardinal Cardinal Dionigi Tettamanzi
- Lunedì 4 maggio 2009: Traslazione dalla Chiesa Prepositurale di San Zenone all'auditorium Paccagnini: "Cristo crocifisso stoltezza per gli uomini, ma sapienza di Dio"
- Martedì 5 maggio 2009: Traslazione dall'Auditorium Paccagnini alla Chiesa dell'Addolorata del Cimitero: "Cristo crocifisso morto e risorto"
- Mercoledì 6 maggio 2009: Traslazione dalla Chiesa dell'Addolorata al Cimitero alla Chiesa Parrocchiale della Madonna dei Poveri: "Cristo crocifisso sotto la Croce ci dona Sua Madre"
- Giovedì 7 maggio 2009: Traslazione dalla Chiesa Parrocchiale della Madonna dei Poveri alla tensostruttura del centro sportivo: "Cristo crocifisso immagine dell'Uomo Nuovo"
- Venerdì 8 maggio 2009: Traslazione dal centro sportivo alla Chiesa Prepositurale di San Zenone: "Cristo crocifisso mi ha amato e ha dato Se stesso per me"
- Sabato 9 maggio 2009: Sosta del Crocifisso nella Chiesa Prepositurale di San Zenone
- Domenica 10 maggio 2009: Traslazione e celebrazione di chiusura presieduta da sua eminenza il Cardinal Dionigi Tettamanzi, l'allora Arcivescovo di Milano
Gli stendardi di alcuni rioni della Città
I libri del Santo Crocifisso
Anno del Santo Crocifisso 2009
La storia le foto i dipinti tutto sulla traslazione del Santo Crocifisso edizione 2009, in un belissimo libro curato da luciano Marzorati, grafica e impaginazione di Alberto Longoni, scaricabile in pdf.
Il Santo crocifisso di Castano Primo "dalla leggenda alla storia" Silvana Editoriale, 2009. Book Condition: new. A cura di L. Di Corato. Cinisello Balsamo, 2009; br., pp. 127, ill. b/n col., cm 24x28. (Cataloghi di Mostre). A Castano Primo (Milano), dal lontano 1859, si ripete ogni venticinque anni una tradizione solenne, che vede traslare ed esporre alla venerazione dei fedeli il grande crocifisso ligneo situato nella chiesa di San Zenone. In occasione della processione del 2009, un volume fa il punto sulla storia e sulle tradizioni che avvolgono questo manufatto, la cui origine, benché avvolta nella leggenda, si fa ormai con certezza risalire al Cinquecento. Considerato taumaturgico e circondato da una grande devozione popolare nei secoli successivi, il crocifisso fu riconosciuto come causa della salvezza di Castano Primo durante la seconda guerra d'indipendenza, quando, proprio nel 1859, gli austriaci si ritirarono dal territorio senza assaltare il paese. Proprio in seguito a ciò si decise, in segno di riconoscenza, di trasportare solennemente in processione il crocifisso ogni quarto di secolo. Il volume, corredato da un atlante fotografico con le immagini storiche delle traslazioni dal 1909 a oggi, accoglie una serie di saggi che rievocano ogni aspetto storico, artistico e religioso del crocifisso, un'appendice documentaria, una relazione fisico-chimica sul materiale e una bibliografia essenziale |
I cippi commemorativi
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Il 7 Maggio 2011, venne inaugurato il cippo nel parchetto di via Po, nel luogo dove partì la solenne processione di venerdì 08 Maggio 2009 che accompagnava il Crocifisso verso la Chiesa Prepositurale di San Zenone, preceduta da Sua Eminenza Monsignor Franco Giulio Brambilla, attuale Vescovo di Novara. Il cippo voluto dalla "Zona Tensostruttura" è stato realizzato per volontà di Alberto Ramponi, responsabile della zona stessa, dopo le funzioni celebrative, con il contributo e le offerte raccolte per l'occasione. La sua inaugurazione, avvenuta dopo la scomparsa di Alberto, è stata l'occasione per ricordare sia la sosta del crocifisso che la figura di colui che con dedizione e competenza ha guidato nei mesi che hanno preceduto i festeggiamenti, il comitato sorto per l'occasione. |
Il ciclo dei dipinti realizzati da Alberto Lopresti per la porta di San Zenone
Traslazione Maggio 2009 fotografie di Stefano Jemma
Un ulteriore approfondimento sull'argomento a cura di
Stefano Jemma è scaricabile qui a fianco. |
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Altre immagini delle traslazioni del Maggio 2009
Esposizione Straordinaria 2016 foto di Antonio Genoni
Storia e leggende del Santo Crocifisso
E' avvolta nel mistero la effettiva provenienza del Santo Crocifisso, un racconto cita che sarebbe stato portato da Gerusalemme al tempo delle crociate e successivamente donato alla Parrocchia di Castano Primo dal Cavaliere di Malta Fra Rotondo della Croce.
Altri addirittura avanzano l'ipotesi che fosse opera dell'Evangelista San Luca.
Nel 1800 i contadini raccontavano che fu il Ticino in piena a portarlo miracolosamente in paese.
Il Crocifisso è esposto nell'abside della Chiesa Prepositurale di San Zenone, in piazza San Zenone, secondo gli storici dell'arte, risale all'inizio del Cinquecento, in quel periodo nel Milanese ci fu una grande ascesa alla devozione al Crocifisso.
Il primo documento dove si nomina l'esistenza del crocifisso è una descrizione della Chiesa di San Zenone di Castano Primo del 1566 dove si dice che davanti all'altare maggiore era innalzato un "grande crocifisso". La devozione crebbe velocemente, tanto che già nel Seicento il Crocifisso era considerato miracoloso e circondato da una grande devozione popolare che crebbe anche nel Settecento. Diverse sono le testimonianze sui miracoli del Crocifisso. Nel 1714 a Castano Primo e zona ci fu una terribile siccità, che devastò la vita dei contadini. Inutili furono gli sforzi per salvare i raccolti. Dietro consiglio di uno dei curati del borgo il popolo castanese si rivolse con fiducia al Santo Crocifisso e, secondo quanto si narra, prima che facesse notte, il cielo, da azzurro che era, si coprì di nubi e cominciò a cadere un'abbondante pioggia che ristorò le campagne e riempì i pozzi di cui si servivano i contadini. In seguito si verificarono altri miracoli che suscitarono sempre maggiore devozione anche nei paesi vicini. Nella prima metà dell'Ottocento la devozione al Crocifisso di Castano continuò a mantenersi molto viva: si facevano celebrare numerose messe e molte persone portavano doni da appendere come ex-voto. Nel contempo si stampavano immagini da offrire alla venerazione dei fedeli. Nel 1859, al tempo della Seconda Guerra d'Indipendenza, si verificò un altro fatto in cui i castanesi ravvisarono una speciale protezione del Crocifisso al paese ed ai suoi abitanti. Il 3 giugno di quell'anno gli austriaci puntarono i loro cannoni sulla piazza, come misura difensiva per far fronte all'avanzata dei piemontesi. I castanesi si rifugiarono in Chiesa a pregare il Crocifisso di scongiurare il pericolo.
La paventata rovina non si verificò: gli austriaci si ritirarono senza sparare e il paese fu salvo. In seguito a questo fatto si stabilì, in segno di riconoscenza, di trasportare solennemente in processione per il paese il taumaturgo Crocifisso ogni 25 anni. La promessa fatta fu mantenuta e la solenne traslazione si ripete puntualmente. Il 2009 fu la 9° celebrazione,le altre si svolsero nel:
2000 Straordinaria per il Giubileo; 1984; 1959; 1945 Straordinaria per la fine della 2° guerra mondiale; 1934; 1909; 1884; 1859
Altri addirittura avanzano l'ipotesi che fosse opera dell'Evangelista San Luca.
Nel 1800 i contadini raccontavano che fu il Ticino in piena a portarlo miracolosamente in paese.
Il Crocifisso è esposto nell'abside della Chiesa Prepositurale di San Zenone, in piazza San Zenone, secondo gli storici dell'arte, risale all'inizio del Cinquecento, in quel periodo nel Milanese ci fu una grande ascesa alla devozione al Crocifisso.
Il primo documento dove si nomina l'esistenza del crocifisso è una descrizione della Chiesa di San Zenone di Castano Primo del 1566 dove si dice che davanti all'altare maggiore era innalzato un "grande crocifisso". La devozione crebbe velocemente, tanto che già nel Seicento il Crocifisso era considerato miracoloso e circondato da una grande devozione popolare che crebbe anche nel Settecento. Diverse sono le testimonianze sui miracoli del Crocifisso. Nel 1714 a Castano Primo e zona ci fu una terribile siccità, che devastò la vita dei contadini. Inutili furono gli sforzi per salvare i raccolti. Dietro consiglio di uno dei curati del borgo il popolo castanese si rivolse con fiducia al Santo Crocifisso e, secondo quanto si narra, prima che facesse notte, il cielo, da azzurro che era, si coprì di nubi e cominciò a cadere un'abbondante pioggia che ristorò le campagne e riempì i pozzi di cui si servivano i contadini. In seguito si verificarono altri miracoli che suscitarono sempre maggiore devozione anche nei paesi vicini. Nella prima metà dell'Ottocento la devozione al Crocifisso di Castano continuò a mantenersi molto viva: si facevano celebrare numerose messe e molte persone portavano doni da appendere come ex-voto. Nel contempo si stampavano immagini da offrire alla venerazione dei fedeli. Nel 1859, al tempo della Seconda Guerra d'Indipendenza, si verificò un altro fatto in cui i castanesi ravvisarono una speciale protezione del Crocifisso al paese ed ai suoi abitanti. Il 3 giugno di quell'anno gli austriaci puntarono i loro cannoni sulla piazza, come misura difensiva per far fronte all'avanzata dei piemontesi. I castanesi si rifugiarono in Chiesa a pregare il Crocifisso di scongiurare il pericolo.
La paventata rovina non si verificò: gli austriaci si ritirarono senza sparare e il paese fu salvo. In seguito a questo fatto si stabilì, in segno di riconoscenza, di trasportare solennemente in processione per il paese il taumaturgo Crocifisso ogni 25 anni. La promessa fatta fu mantenuta e la solenne traslazione si ripete puntualmente. Il 2009 fu la 9° celebrazione,le altre si svolsero nel:
2000 Straordinaria per il Giubileo; 1984; 1959; 1945 Straordinaria per la fine della 2° guerra mondiale; 1934; 1909; 1884; 1859
26 MAGGIO 1892 - PELLEGRINI MILANESI AL SANTO CROCIFISSO
di Paolo Mira
Capita a volte, a chi fa ricerca
d’archivio, di imbattersi in qualche memoria o cronaca locale dei tempi
passati; quasi sempre di tratta di notizie di portata minore, dove vengono
sottolineati gesti e circostanze che forse possono far sorridere il lettore di
oggi, ma che nello stesso tempo restituiscono - leggendole - uno spaccato della
società e del modo di pensare del tempo, carichi di un fascino ormai lontano.
È quanto ci è capitato qualche tempo fa, scorrendo le pagine ingiallite dell’Osservatore Cattolico del 31 maggio - 1 giugno 1892. Nella breve cronaca che trascriviamo si racconta del pellegrinaggio al Santo Crocifisso di Castano Primo compiuto da un centinaio di fedeli della parrocchia milanese di Santa Maria Segreta nel giorno dell’Ascensione (giovedì 26 maggio) del 1892.
Ed è stato proprio uno dei partecipanti, che ha siglato con le iniziali I.V. l’articolo pubblicato nelle pagine del "Corriere delle Provincie", ad averci lasciato una cronaca puntuale del viaggio, unito - come scrive - alle "impressioni di un pellegrino".
"Bello e assai ben ordinato riuscì il Pellegrinaggio a Castano Primo fatto nel giorno dell’Ascensione per iniziativa del Comitato Parrocchiale di S. Maria Segreta.
Erano un centinaio di Pellegrini, che alle 6 del mattino, partirono in carrozze riservate dalla Stazione del Nord per quella meta, ed erano tutti animati da un vivo sentimento religioso.
Giunti a Castano, gli abitanti di quella Borgata, accolsero rispettosamente i Pellegrini, che processionalmente e cantando le Litanie si recarono al Santuario del Crocifisso, dove furono ricevuti da una rappresentanza della Confraternita, dal Clero aventi a capo il loro Parroco M. R. Don Zaccaria Bigatti.
Celebrò subito la Santa Messa l’Assistente del Pellegrinaggio, il Molto Reverendo Don Gerolamo Moranzoni, il quale ebbe la consolazione di vedere tutti i pellegrini accostarsi alla S. Messa. Prima di comunicarli rivolse loro poche ma affettuose parole, eccitandoli a considerare la gloria di Gesù asceso al Cielo, ma in pari tempo a riflettere che Gesù non arrivò a quella gloria se non per la via della Croce; che solo per questa via potrà anche il cristiano salire alla gloria del Cielo: che Gesù in Sacramento è però l’aiuto del cristiano, avendo Egli detto - Venite a me o voi tutti che siete accasciati sotto il peso delle tribolazioni, ed io vi ristorerò - e perciò dovessero tutti manifestare i loro cuori a Gesù per avere conforto e aiuto in terra e merito per l’eternità.
Dopo il ringraziamento i pellegrini si recarono nel locale dell’Asilo Infantile per la refezione, che fu loro data in due ampie sale, divisi gli uomini dalle donne.
Alle 11 ritornarono al Santuario per assistere alla Messa in canto che fu accompagnata dalla musica del Borgo stesso. Al Vangelo della Messa salì il pergamo il M. R. D. Zaccaria Bigatti per il discorso, di cui credo conveniente dare il sunto.
Premesso che il gran delitto del secolo nostro è l’apostasia da G. C., sicché benedetti siano coloro che francamente lo cercano e lo confessano, come i pellegrini, dimostrò come in un secolo che si degrada e cerca nelle vergogne la felicità cui anela: 1° il Crocifisso imitato ristauri nell’uomo il concetto della vera grandezza umana e lo realizzi. - 2° il Crocifisso amato ristauri nell’uomo il concetto della vera felicità e la procuri. - Il valente oratore dimostrò la prima parte argomentando come il S. Crocifisso umilii lo spirito, moderi il cuore, ritempri il corpo, guidi e corrobori la volontà, sicché davvero grandi diventano le opere dei suoi figli, Dimostrò la seconda parte argomentando come il cuore dell’uomo anelando a felicità non può trovarla che in Dio, e può assicurarsela nel S. Crocifisso Uomo-Dio, in cui sovrabbondano di gaudio e si imparadisano coloro che in Lui si abbandonano e davvero lo amano.
Conchiuse invocando la benedizione sul Papa, sull’Arcivescovo, sul Prevosto di S. Maria Segreta, sui promotori del Pellegrinaggio, sui pellegrini, sui suoi parrocchiani, su tutti. Dopo la S. Messa, ancora nel locale dell’Asilo, la Presidenza del Comitato offriva ai pellegrini un divertimento assai gradito, vale a dire i giuochi di prestigio che durarono fino all’ora fissata pei Vesperi, ai quali assistettero i pellegrini e dopo i quali venne cantato il Te Deum e venne impartita la Benedizione col SS. Sacramento.
I pellegrini ritornarono di nuovo all’Asilo pel pranzo, e vi si fermarono fino all’ora della partenza per Milano avvenuta verso le ore 8, dopo di avere con clamorosi evviva salutato quel buon popolo che rispettosamente li aveva accolti al mattino, e giulivo li aveva accompagnati alla Stazione per la partenza.
Sento nel cuore il bisogno di pubblicamente ringraziare la Presidenza del Pellegrinaggio che così bene dispose e organizzò tutto e il M. R. Parroco di Castano che nulla risparmiò e tutto si adoperò, sia per l’ufficiatura di Chiesa, sia per il buon vitto da lui procurato perché nulla mancasse. Laus Deo".
È quanto ci è capitato qualche tempo fa, scorrendo le pagine ingiallite dell’Osservatore Cattolico del 31 maggio - 1 giugno 1892. Nella breve cronaca che trascriviamo si racconta del pellegrinaggio al Santo Crocifisso di Castano Primo compiuto da un centinaio di fedeli della parrocchia milanese di Santa Maria Segreta nel giorno dell’Ascensione (giovedì 26 maggio) del 1892.
Ed è stato proprio uno dei partecipanti, che ha siglato con le iniziali I.V. l’articolo pubblicato nelle pagine del "Corriere delle Provincie", ad averci lasciato una cronaca puntuale del viaggio, unito - come scrive - alle "impressioni di un pellegrino".
"Bello e assai ben ordinato riuscì il Pellegrinaggio a Castano Primo fatto nel giorno dell’Ascensione per iniziativa del Comitato Parrocchiale di S. Maria Segreta.
Erano un centinaio di Pellegrini, che alle 6 del mattino, partirono in carrozze riservate dalla Stazione del Nord per quella meta, ed erano tutti animati da un vivo sentimento religioso.
Giunti a Castano, gli abitanti di quella Borgata, accolsero rispettosamente i Pellegrini, che processionalmente e cantando le Litanie si recarono al Santuario del Crocifisso, dove furono ricevuti da una rappresentanza della Confraternita, dal Clero aventi a capo il loro Parroco M. R. Don Zaccaria Bigatti.
Celebrò subito la Santa Messa l’Assistente del Pellegrinaggio, il Molto Reverendo Don Gerolamo Moranzoni, il quale ebbe la consolazione di vedere tutti i pellegrini accostarsi alla S. Messa. Prima di comunicarli rivolse loro poche ma affettuose parole, eccitandoli a considerare la gloria di Gesù asceso al Cielo, ma in pari tempo a riflettere che Gesù non arrivò a quella gloria se non per la via della Croce; che solo per questa via potrà anche il cristiano salire alla gloria del Cielo: che Gesù in Sacramento è però l’aiuto del cristiano, avendo Egli detto - Venite a me o voi tutti che siete accasciati sotto il peso delle tribolazioni, ed io vi ristorerò - e perciò dovessero tutti manifestare i loro cuori a Gesù per avere conforto e aiuto in terra e merito per l’eternità.
Dopo il ringraziamento i pellegrini si recarono nel locale dell’Asilo Infantile per la refezione, che fu loro data in due ampie sale, divisi gli uomini dalle donne.
Alle 11 ritornarono al Santuario per assistere alla Messa in canto che fu accompagnata dalla musica del Borgo stesso. Al Vangelo della Messa salì il pergamo il M. R. D. Zaccaria Bigatti per il discorso, di cui credo conveniente dare il sunto.
Premesso che il gran delitto del secolo nostro è l’apostasia da G. C., sicché benedetti siano coloro che francamente lo cercano e lo confessano, come i pellegrini, dimostrò come in un secolo che si degrada e cerca nelle vergogne la felicità cui anela: 1° il Crocifisso imitato ristauri nell’uomo il concetto della vera grandezza umana e lo realizzi. - 2° il Crocifisso amato ristauri nell’uomo il concetto della vera felicità e la procuri. - Il valente oratore dimostrò la prima parte argomentando come il S. Crocifisso umilii lo spirito, moderi il cuore, ritempri il corpo, guidi e corrobori la volontà, sicché davvero grandi diventano le opere dei suoi figli, Dimostrò la seconda parte argomentando come il cuore dell’uomo anelando a felicità non può trovarla che in Dio, e può assicurarsela nel S. Crocifisso Uomo-Dio, in cui sovrabbondano di gaudio e si imparadisano coloro che in Lui si abbandonano e davvero lo amano.
Conchiuse invocando la benedizione sul Papa, sull’Arcivescovo, sul Prevosto di S. Maria Segreta, sui promotori del Pellegrinaggio, sui pellegrini, sui suoi parrocchiani, su tutti. Dopo la S. Messa, ancora nel locale dell’Asilo, la Presidenza del Comitato offriva ai pellegrini un divertimento assai gradito, vale a dire i giuochi di prestigio che durarono fino all’ora fissata pei Vesperi, ai quali assistettero i pellegrini e dopo i quali venne cantato il Te Deum e venne impartita la Benedizione col SS. Sacramento.
I pellegrini ritornarono di nuovo all’Asilo pel pranzo, e vi si fermarono fino all’ora della partenza per Milano avvenuta verso le ore 8, dopo di avere con clamorosi evviva salutato quel buon popolo che rispettosamente li aveva accolti al mattino, e giulivo li aveva accompagnati alla Stazione per la partenza.
Sento nel cuore il bisogno di pubblicamente ringraziare la Presidenza del Pellegrinaggio che così bene dispose e organizzò tutto e il M. R. Parroco di Castano che nulla risparmiò e tutto si adoperò, sia per l’ufficiatura di Chiesa, sia per il buon vitto da lui procurato perché nulla mancasse. Laus Deo".
Le celebrazioni precedenti
1984
1959
Il video della esposizione del S.Crocifisso del 1959 in sette parti
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