editing Roberto Bottiani
A Castano Primo l’evoluzione della cooperazione sociale organizzata ebbe inizio nei primi anni del ‘900.
E’ infatti con decreto del Tribunale di Milano del 5 aprile 1911 che venne approvata la costituzione di un sodalizio denominato:
Circolo Cooperativo Nazionale agricolo di produzione e consumo UMBERTO I°
Tale cooperativa si proponeva:
- l’istituzione e gestione di un circolo per riunirvi i soci e le loro famiglie, al fine di rinsaldare in essi l’amore per il lavoro e il risparmio e realizzare utili da destinarsi al rafforzamento degli scopi essenzialmente economici;
- l’acquisto e la distribuzione a soci e famiglie, alle più miti condizioni possibili, di generi e derrate alimentari, di prodotti ed articoli d’uso domestico, oltre che di mezzi e attrezzi e quanto può occorrere all’esercizio dell’agricoltura;
- l’acquisto e l’affittanza ai soci di terreni per la lavorazione.
E’ infatti con decreto del Tribunale di Milano del 5 aprile 1911 che venne approvata la costituzione di un sodalizio denominato:
Circolo Cooperativo Nazionale agricolo di produzione e consumo UMBERTO I°
Tale cooperativa si proponeva:
- l’istituzione e gestione di un circolo per riunirvi i soci e le loro famiglie, al fine di rinsaldare in essi l’amore per il lavoro e il risparmio e realizzare utili da destinarsi al rafforzamento degli scopi essenzialmente economici;
- l’acquisto e la distribuzione a soci e famiglie, alle più miti condizioni possibili, di generi e derrate alimentari, di prodotti ed articoli d’uso domestico, oltre che di mezzi e attrezzi e quanto può occorrere all’esercizio dell’agricoltura;
- l’acquisto e l’affittanza ai soci di terreni per la lavorazione.
Nella sede, collocata in via del Pozzo, si realizzano da subito bar, cucina, saloni per feste e pranzi e si installano anche alcuni tavoli per il biliardo.
Per soddisfare i bisogni primari dei ceti meno abbienti, in paese furono inoltre creati, coerentemente con gli scopi societari, spacci alimentari, un forno, un mulino e un centro di trebbiatura, quest’ultimo situato nel sito dove ora sorge il supermercato COOP.
La cooperativa svolse anche un ruolo importante come aggregatore sociale.
Per il forte desiderio di apprendere manifestato dai soci fu fondata una scuola gratuita per adulti, contribuendo così a far uscire dall’analfabetismo i meno abbienti.
Per soddisfare la sete di conoscenza, fu anche predisposta una sala lettura e ascolto radio, che poi divenne la sala TV.
Questa, nel pomeriggio, ai tempi della “TV dei Ragazzi”, quando andava in onda la trasmissione si riempiva di ragazzini.
In cooperativa si organizzavano pranzi e cene per associazioni e matrimoni.
Anche i tanti migranti italiani di quei tempi, tornando in patria e in paese, potevano trovare lì un posto dove raccontare esperienze e scambiarsi opinioni.
Lo spirito popolare e cooperativo venne alquanto smorzato durante il fascismo e la cooperativa venne inglobata nelle istituzioni sociali del regime.
La ripresa si ebbe all’indomani della Liberazione, nel 1945, quando venne costituita la Cooperativa Casa del Popolo.
La Casa del Popolo rivitalizzò a Castano 5 spacci alimentari, 3 punti di vendita vino, 2 bar e realizzò alloggi per i soci.
Furono aperti anche uno spaccio e un bar a Magnago e un bar a Robecchetto.
La cooperativa diede il proprio contributo allo sviluppo della BANDA CITTADINA e alla formazione di una FILODRAMMATICA.
Gli attori dilettanti della FILODRAMMATICA mettevano in scena i loro spettacoli nel piccolo teatro realizzato al primo piano del fabbricato nel cortile di via del Pozzo.
Anche attori professionisti misero in scena spettacoli lì, in particolare quelli della compagnia RAME, di Pio e Tommaso, nonno e papà di Franca Rame.
Per soddisfare i bisogni primari dei ceti meno abbienti, in paese furono inoltre creati, coerentemente con gli scopi societari, spacci alimentari, un forno, un mulino e un centro di trebbiatura, quest’ultimo situato nel sito dove ora sorge il supermercato COOP.
La cooperativa svolse anche un ruolo importante come aggregatore sociale.
Per il forte desiderio di apprendere manifestato dai soci fu fondata una scuola gratuita per adulti, contribuendo così a far uscire dall’analfabetismo i meno abbienti.
Per soddisfare la sete di conoscenza, fu anche predisposta una sala lettura e ascolto radio, che poi divenne la sala TV.
Questa, nel pomeriggio, ai tempi della “TV dei Ragazzi”, quando andava in onda la trasmissione si riempiva di ragazzini.
In cooperativa si organizzavano pranzi e cene per associazioni e matrimoni.
Anche i tanti migranti italiani di quei tempi, tornando in patria e in paese, potevano trovare lì un posto dove raccontare esperienze e scambiarsi opinioni.
Lo spirito popolare e cooperativo venne alquanto smorzato durante il fascismo e la cooperativa venne inglobata nelle istituzioni sociali del regime.
La ripresa si ebbe all’indomani della Liberazione, nel 1945, quando venne costituita la Cooperativa Casa del Popolo.
La Casa del Popolo rivitalizzò a Castano 5 spacci alimentari, 3 punti di vendita vino, 2 bar e realizzò alloggi per i soci.
Furono aperti anche uno spaccio e un bar a Magnago e un bar a Robecchetto.
La cooperativa diede il proprio contributo allo sviluppo della BANDA CITTADINA e alla formazione di una FILODRAMMATICA.
Gli attori dilettanti della FILODRAMMATICA mettevano in scena i loro spettacoli nel piccolo teatro realizzato al primo piano del fabbricato nel cortile di via del Pozzo.
Anche attori professionisti misero in scena spettacoli lì, in particolare quelli della compagnia RAME, di Pio e Tommaso, nonno e papà di Franca Rame.
Col passare degli anni, ci fu un’inevitabile evoluzione riguardo costumi e comportamenti delle persone.
Il concetto di cooperativa, per come era nato, si stava modificando.
Consapevole dei nuovi orientamenti della distribuzione, soprattutto di generi
alimentari, nel 1980 la Casa del Popolo cedette le licenze dei suoi spacci alla CPL (Cooperativa del Popolo Lavoratore) di Galliate, “al fine di salvaguardare lo spirito popolare e cooperativistico, conciliandolo con le nuove formule di proposta e vendita” alle quali la CPL si era già adeguata.
CPL in breve tempo edificò l’attuale supermercato di via Trieste e i dipendenti degli spacci vennero assunti per gestirne le attività.
Nel 1990 CPL si fuse con COOP Piemonte dando vita a NOVACOOP.
Anche se situato in Lombardia il Supermercato di Castano, insieme a quelli di Luino e Tradate, fa quindi attualmente parte della rete di NOVACOOP Piemonte.
Oltre ad occuparsi della grande distribuzione NOVACOOP prosegue nell’impegno sociale promuovendo e contribuendo ad organizzare eventi, per lo più a livello locale, autonomamente o aderendo ad eventi organizzati da istituzioni cittadine, istituti scolastici o associazioni.
Su richiesta di associazioni ed enti senza scopo di lucro, vengono periodicamente donati prodotti a marchio COOP per eventi a scopi sociali.
La Casa del Popolo ha comunque continuato a dedicarsi ad altre forme di cooperazione.
Ancora oggi prosegue nella sua opera di supporto ai propri soci per svariate attività, inoltre, negli spazi in via del Pozzo, attualmente trovano sede il CAF della CGIL, un CIRCOLO ARCI, una SALA BILIARDI, un RISTORANTE PIZZERIA e, nella cantina dove prima erano posizionate le botti del vino, un PUB.
CP Container ringrazia la CASA DEL POPOLO e Francesco Naggi
per le informazioni ed il materiale fornito.
Le foto storiche sono di appassionati locali.